Mi sono svegliata ed ero in un posto lontano
ma non mi sentivo disorientata o a disagio.
Non ero più in mezzo al frastuono
ma in mezzo a spazi di verde e colline.
Ero in un luogo dove dei piccoli gesti
ti fanno capire tutto di una persona
e dove un sorriso o uno sguardo
ti dicono più di mille parole,
un posto dove l’accoglienza dell’ospite
è uno dei più importanti valori.
Una terra dove c’è stata una ferita sanguinante
ma il cuore continua a battere, anche più forte.
Un posto in cui il sorriso e l’abbraccio di un bambino
ti danno un calore che non ho mai conosciuto.
Cara Bosnia, sei tu che con le tue forti braccia
hai cullato il mio sonno…
Hai preso una parte del mio cuore
e ogni volta che devo tornare a casa
quella parte rimane lì con te.
Un sentito ringraziamento a tutti coloro
Che mi hanno sempre accolto come una di loro
E mi hanno fatto sentire meglio che a casa