Lettera ai Volontari che resistono nella Bosnia dimenticata, Girasoli di pace, con Alexander Langer!
Campo San Martino, 19 febbraio 2014
Carissima Marianna,
Cari volontari,
>www.girasolidipace.it sarà il nome del nostro sito!
Ieri sera Roberto Marinello, il nostro tecnico, ci ha confermato che questo nome sarà nostro fino al 17 febbraio 2015 e quindi dobbiamo ricordarci di rinnovare lo spazio ogni anno!
Questo sarà il bel nome in internet del “Comitato di sostegno alle forze e iniziative di pace della provincia di Padova”, coordinamento dei volontari dei Comitati comunali padovani, veneziani e trevigiani ancora attivi come tessitori di pace nella Bosnia dimenticata che ci apprestiamo a costruire e che ci impegna a ricostruire la grande pagina di storia che voi ancora continuate a scrivere. Mille pagine scritte da centinaia di volontari che rendono onore a voi e al cuore buono della nostra gente.
Il nome “Girasoli di pace” ci è stato suggerito da Giuliana Martirani, amica di Alex e nostro sostegno nei primi dieci anni d’impegno per la pace in Bosnia.
Lei si è ricordata dei nostri“SUNCOKRET”- Girasole!
Posso assicurarvi che anche a chi è fuori dal nostro cerchio piacerà “Girasoli”, ma ne saranno contenti tutti coloro che hanno conosciuto Alex Langer, perché davvero era il suo fiore preferito. E poi voi siete davvero dei girasoli che portate luce e colore e speranza nella Bosnia dimenticata da tutti anche nel tempo presente!
Nel nome “girasoli di pace” c’è un bel ricordo di lui e tanto di noi perché i nostri primi Comitati interetnici, sia a Fiume sia in Bosnia, si chiamavano Suncokret-Girasole.
Sono sicura che anche Jessica Martini dopo aver letto che i girasoli, nella nostra storia, sono proprio quei Comitati, come lei li descrive con tanta passione, ne sarà contenta. Lei ha scritto: “ Io preferisco “COMITATI DI PACE”, penso che ci raffiguri di più, dà il senso di gruppo e di unione. Essendo membro di “perché no?” dal 2005 per me il girasole collegato alla Bosnia non ha un significato che potrei spiegare a qualcuno. Invece il significato di comitato lo posso descrivere a una persona come la cosa che mi ha cambiato la vita! Io vivo per il mio comitato. È quel meraviglioso gruppo che mi ha fatto diventare grande e una persona migliore. Comitati sono quei gruppi in cui io so che lì ci sono i miei amici e delle persone meravigliose che assieme credono e lottano per lo stesso obiettivo di pace!”.
Vi ricopio ciò che si scrisse sui nostri girasoli di Bosnia nel 1997, perché ancora oggi voi siete dei girasoli che portano luce e calore e vita e perché vi sia di aiuto oggi il riconnettervi con la nostra storia nel vostro sentiero di preziosi tessitori di pace tra le due rive della Spreća.
In Bosnia il nostro Comitato “Suncokret”- girasole è spesso ricordato nel libro dell’ Onu sulla Cooperazione decentrata nelle pagine che riguardano Gračanica ed è l’unico in tutta la Bosnia avesse al suo interno le tre componenti, musulmana, croata e serba.
Nell’AtlanteOnu, trovi anche un grande titolo “Girasoli in città” e, tra l’altro,leggi:
“Fin dal 1993 controparte degli attori italiani è stato un comitato locale denominato *Suncokret(girasole)*. Si tratta di un comitato misto (Vi sono membri di gruppi di popolazione bosniaco-musulmana, serba e croata), di cui fanno parte tanto i responsabili delle istituzioni locali, quanto i rappresentanti dei pensionati, delle donne, dei rifugiati.
Dopo gli accordi di Dayton, si sono costituiti in quasi tutto il territorio di Gračanica, comitati di villaggio, anch’ essi denominati Suncokret. Operanti con gli stessi criteri multietnici e di partecipazione della società civile adottati a livello comunale.
………….Il rientro deirifugiati , che appare un obbiettivo sempre più realistico e il sostegno al dialogo interetnico sono le prospettive di lavoro del comitato italiano ( cioè del nostro Comitato di sostegno alle forze e iniziative di pace della provincia di Padova) e del suo omologo Suncokret”.
“Girasoli in città” a pag 66:
“ La cooperazione tra governi è importante come sostegno alla crescita di una democrazia, commenta Osman Hasanbegovic, del Comune di Gračanica,ma per un ente locale resta fondamentale il contatto che si è stabilito attraverso i gemellaggi con città di altri paesi.
Un rapporto forte che nel caso di Gračanica, si è stabilito soprattutto con il Comitato (di sostegno alle forze e iniziative di pace)di Padova. Uno dei suoi perni è il comitato Suncokret. a cui il Comune ha delegato la gestione degli aiuti umanitari e della cooperazione decentrata. Il Suncokret, tiene a precisare la sua presidentessa Vesna Gusic, non ha mai fatto distinzioni e senza distinzioni ha raccolto i suoi aderenti. “Molte organizzazioni umanitarie si sono spente quando la guerra è finita, come se non ci fosse più nulla da fare -commenta Adil Gazibegovic, una delle anime dell’associazione – mentre la vera sfida comincia proprio adesso”. Una delle priorità, secondo il Suncokret, è, infatti, la ripresa dell’attività economica in una città che aveva una forte tradizione produttiva di qualità e strutture aziendali di media grandezza.
Ikonja Todorovic, una delle fondatrici, considera che, accanto al lavoro, l’altro grande problema siano gli sfollati, come anche le difficoltà che incontrano i giovani, “che attraversano un periodo di crisi per la mancanza di prospettive”. Ma il Suncokret non sembra aver dimenticato le realtà marginali che già prima della guerra erano penalizzate: “La situazione nei 18 villaggi della municipalità resta ancora difficile dal punto di vista sanitario e dell’educazione”, spiega Fadila Selo. Perciò, da più di un anno, il Suncokret ha stimolato la nascita di altrettanti suoi omologhi nei villaggi circostanti, ponendo così le basi di una rete collegata e maggiormente in grado di gestire i problemi dello sviluppo nella fase del dopoguerra. “Adesso – aggiunge- stiamo pensando a gemellare ciascuno dei villaggi con almeno uno dei Comuni padovani per rinsaldare la cooperazione decentrata anche in periferia”.
“L’obiettivo – spiegaFuad Alic, che è tra l’altro il responsabile dell’acquedotto – è dotare tutti i villaggi di acqua corrente collegandoli al nuovo acquedotto”.
Dopo la guerra, uno degli episodi che forse ha contribuito ad affermare il significato della cooperazione decentrata è stata la ristrutturazione di una scuola elementare a Donja Loihnja, alle porte della città. Vi hanno partecipato, durante un campo di lavoro estivo, più di cento ragazzi padovani delle scuole superior gemellate con quelle di Gračanica. Da buoni veneti, hanno lavorato duro e hanno potuto godere di un’esperienza formativa che lascia un segno. La città li ha adottati, li ha coccolati con tutta l’ospitalità e la gentilezza di cui è capace la gente di qui. E si sono dati appuntamento per l’estate che verrà” -giugno 1997-
Questo bel nome sarà il vostro “pungolo” a ricostruire ancora tanti Suncokret nei villaggi serbi e musulmani che avete adottato e in cui continuate a lavorare come veri tessitori di riconciliazione.
Il vostro Samer Camp, che ogni anno si rinnova, e quest’anno per la prima volta in Veneto, è il “Suncokret –girasole” più luminoso che state sostenendo in questa opera di costruttori di ponti sulla Spreca, tra i giovani dei vostri villaggi musulmani di Gračanica e quelli serbi di Petrovo.
Andrea di “Spalle Larghe”, il Comitato comunale di Abano Terme, nella riunione del 12 marzo quando si stava scegliendo che nome dare al nostro Sito, ha scritto:
“Come girasoli ci rivolgiamo al sole, rappresentato dal sorriso di tutti i bambini e gli anziani che ho conosciuto in Bosnia. E questo sole mi riscalda e pone le radici sul terreno della vita”.
Quest’ avventura del nostro sito ci porti soddisfazione e orgoglio per quanto tutti insieme, in questi 22 anni di intenso lavoro, si è riusciti a fare. Ma quello che più conta è quello che ancora voi riuscite a fare in grande solitudine, in quella nostra Bosnia da tutti dimenticata, anche oggi che vive in grande subbuglio per un’emergenza economica e sociale mai vissuta prima.
Spero che saremo in tanti domenica 23, ore 9-19 per mettere le mani nell’archivio dei nostri primi dieci anni. Datemi conferma di chi viene!
Vi abbraccio tutti!
Lucia